Secondo quanto si legge sul sito della Fondazione Veronesi, in Italia sarebbero circa venti milioni gli individui che soffrono di allergie alimentari. Un numero elevato che però potrebbe non rispecchiare la situazione reale, sia perché alcuni test per la diagnosi delle allergie non sono scientificamente validi e possono dare come risultato un ‘falso positivo’, sia perché, al contrario, i sintomi delle allergie alimentari sono molto simili a quelli di altri disturbi e ciò rende più difficile individuare la connessione tra il consumo di un determinato alimento e i malesseri.
Cosa sono le allergie alimentari
L’allergia non è altro che una reazione di difesa dell’organismo che, dopo essere venuto in contatto con una determinata sostanza, produce degli anticorpi. Si tratta però di un comportamento anomalo del sistema immunitario perché alcuni cibi vengono ritenuti dannosi. Le conseguenze sono il sopraggiungere di sintomi e manifestazioni di varia entità, da problemi di natura gastrica a reazioni cutanee, fino ad arrivare a complicazioni che mettono a rischio la vita dell’individuo, come lo shock anafilattico.
Inoltre, in base alla sensibilità individuale, le allergie alimentari si possono scatenare anche se si consuma una piccola quantità di cibo. A volte, infatti, basta semplicemente una contaminazione.
Le allergie sono soggettive, ovvero ogni persona può avere una determinata reazione nei confronti di alcuni alimenti, ma ci sono cibi, quali crostacei, latte, pesce, soia e frutta secca, ad esempio, che contengono maggiori allergeni.
I sintomi più comuni causati dalle allergie alimentari
Le manifestazioni tipiche dell’allergia iniziano a comparire dopo pochi minuti dal consumo di un determinato alimento, fino a che ora. I sintomi scatenati dall’allergia possono essere molto diversi tra loro e i più comuni sono sicuramente una sensazione di bruciore, prurito, calore e gonfiore che interessa la bocca e la lingua, ma anche problemi della pelle. Tra questi, le più diffuse manifestazioni sono rash cutanei, con e senza prurito, comparsa di macchie e desquamazioni, ma si può sperimentare anche un senso di malessere generale come nausea, stanchezza, giramenti di testa e problemi intestinali.
In questo articolo, ad esempio, si trovano dei consigli utili per combattere rossori e infiammazioni della pelle che possono essere causate dalle allergie alimentari.
Se si ha il dubbio che si possa avere un’allergia alimentare, il consiglio è di rivolgersi subito a un medico che, dopo aver valutato la situazione e la gravità della manifestazione, potrà individuare il farmaco adatto per tenere sotto controllo la reazione dell’organismo.
Quali test scegliere per riconoscere un’allergia?
Per sapere con sicurezza se i sintomi che insorgono dopo aver consumato un determinato alimento sono legati effettivamente a un’allergia alimentare, è necessario sottoporsi a dei test validati scientificamente ed evitare i kit che si possono acquistare online che non sono affidabili.
Quindi, è preferibile scegliere il prick test o effettuare il dosaggio degli anticorpi IgE specifici, esami diagnostici da fare in laboratorio dopo aver sentito il proprio medico curante.
Disclaimer: “Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante”.