Come si registra un marchio aziendale: tutti gli step

Registrare un marchio aziendale è uno step cautelativo per le aziende: per 10 anni -ma comunque rinnovabili- l’uso di quel marchio sarà di assoluta esclusiva della società.

Ecco tutti gli step da intraprendere per registrare un marchio aziendale, da soli o affidandosi ad un avvocato o un consulente!

Presentare la richiesta

La richiesta per la registrazione di un marchio deve iniziare con la compilazione dei documenti necessari presso l’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti oppure presso la Camera di Commercio locale. Gli stessi documenti sono reperibili anche online sui siti degli enti.

 

Bisognerà poi pagare le tasse necessarie per avviare la procedura. Nello specifico, parliamo di:

  • 143 euro per una copertura decennale, nazionale, monopolistica e di una categoria merceologica o di un singolo prodotto o bene
  • 34 euro per ogni classe o bene o prodotto aggiuntivo

 

Se il marchio sarà registrato presso gli enti dell’Unione Europea, i costi salgono e diventano pari a:

  • 850 euro per ogni classe merceologica
  • 50 euro per il secondo e il terzo bene registrato in modo supplementare
  • 150 euro dal quarto bene supplementare in poi

 

La validità del marchio sarà attiva solamente nei territori in cui si è fatta richiesta di registrazione e in cui si sono pagate le dovute tasse. Per i paesi extra-UE esistono registri ed enti appositi che si occupano della stessa procedura e tutelano le aziende entro i confini del proprio territorio, ma le tariffe sarebbero impossibili da analizzare singolarmente paese per paese: un consulente con esperienza in registrazione internazionale saprà suggerirti in modo opportuno.

Le verifiche di congruità

Non è compito dell’Ente scelto verificare se esistono già marchi registrati molto simili a quello proposto. Questo compito è del futuro proprietario del certificato di registrazione. Vale dunque la pena ispezionare i registri della Camera di Commercio e dell’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti per verificare che nessuno abbia avuto un’idea simile in passato. Se il marchio fosse ancora attivo, infatti, si potrebbe innescare una difficile, lunga e dispendiosa lotta legale per la proprietà, che i diritti sul marchio farebbero sicuramente vincere al primo proprietario registrato.

I tempi di attesa

L’attesa di tutte le verifiche, del controllo dei documenti e del pagamento delle tasse, al netto di eventuali ostacoli ed ostruzioni causati da altri titolari richiede mediamente 6/7 mesi: vale dunque la pena iniziare a muoversi con anticipo per arrivare al clou della produzione senza essere scoperti dall’assenza del marchio, atto che espone ad un grosso numero di problemi.

Il rinnovo del marchio è invece molto più rapido, se non sono in corso contestazioni di qualche tipo e se i tributi sono stati correttamente versati.

Related Posts