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Fare un durc falso: come la legge punisce gli autori di dichiarazioni mendaci

Per partecipare a un bando indetto da una pubblica amministrazione è necessario presentare una serie di documenti, molti in forma di autocertificazione. Ma attenzione a fare un Durc falso. Prima di commettere una leggerezza di cui pentirvi, valutate come la legge punisce gli autori di dichiarazioni mendaci.

Per prima cosa, ricordiamo cos’è il Durc. E’ l’acronimo di Documento unico di regolarità contributiva, e certifica la regolarità dell’azienda per quanto riguarda i contributi e i pagamenti dovuti agli enti previdenziali, assicurativi e assistenziali. Va presentato alle Pubbliche Amministrazioni per partecipare a una gara di appalto o per ottenere un incarico.

Per andare dritti al punto: la falsa autocertificazione è un reato, definito “falsità materiale in certificato amministrativo”. Questo significa la decadenza dalla partecipazione del bando, ma non è tutto. Il reato rientra nel codice penale; le conseguenze sono gravi, e si rischia una detenzione fino a due anni.

Ma chi ne risponde?  La responsabilità penale è sempre personale, e per le aziende la persona si identifica quasi sempre con l’amministratore delegato. Ma non è sempre automatico; la colpa della dichiarazione mendace può essere di uno degli altri responsabili della società stessa. Se l’amministratore dimostra la propria estraneità, saranno altri soggetti coinvolti a rispondere dell’illecito penale.

Conseguenze a lungo termine per le false autodichiarazioni

Come già detto, essendo un reato, ci sono conseguenze a lungo termine per le false autodichiarazioni. Per prima cosa, qualora si arrivi al massimo della pena, ovvero la reclusione fino a due anni, questo sarà da dichiarare in futuro al momento di partecipare a bandi e gare di appalto. Inoltre, potrebbe costituire un ostacolo per la partecipazione stessa e la possibilità di ricoprire incarichi pubblici.

La falsa autodichiarazione prevede anche l’esclusione dal bando di gara o dalla graduatoria in cui il richiedente era entrato.  Nel caso di un cittadino che abbia presentato autodichiarazione mendace per entrare in una graduatoria, l’esclusione per falsa autodichiarazione non avrà solo effetto sulla posizione attuale; non tornerà alla posizione precedente, ma uscirà dall’elenco.

Attenzione però: la legge scinde tra la dichiarazione falsa e l’errore in buona fede. Se quindi avete sbagliato nella compilazione dei moduli, ma è chiaro che il vostro è solo un errore, questo potrebbe al massimo comportare l’esclusione dalla partecipazione in corso, ma non avere effetti a lungo termine.

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