Carnevale si avvicina! Abbiamo deciso di parlare meglio della storia della maschera di Putignano Farinella, poco conosciuta a chi non è esperto di maschere di carnevale pugliesi e regionali, ma amatissima da chi vive a Bari.
Scopriamo un po’ della sua storia!
La maschera Farinella
La maschera Farinella nasce negli anni ‘50 per mano di Domenico Castellano e si inserisce nel Carnevale di Putignano, che invece è il più antico d’Europa.
La sua origine deriva dal nome del cibo tipico di Putignano, preparato per Carnevale: la farinella, per l’appunto.
La Farinella del Carnevale di Putignano è probabilmente la maschera pugliese carnascialesca più famosa e più amata dalla popolazione, e soprattutto dai bambini, che guardano ogni febbraio, ammirati, i carri allegorici che sfilano per la città.
Una descrizione della maschera Farinella
Le immagini della maschera di Farinella parlano chiaro: questo personaggio burlone e scanzonato è un giullare, con un abito fatto di toppe colorate e con un cappello a punte, dalle quali pende un sonaglio o un campanello rumoroso e divertente.
La maschera di Farinella parla anche di due aspetti importanti della città:
- In origine l’abito era rosso e blu, i colori della città
- Le punte del cappello erano tre, una per ognuno dei colli su cui il borgo è costruito
- Era sempre rappresentata nell’atto di separare un gattino e un cane
La Farinella di Putignano è una figura burlesca, giocosa, che però riporta armonia tra le varie anime della città (il cane e il gatto): scioglie le contese, dipana i dispiaceri, e riesce a riportare armonia con il gioco, il canto e il ballo sfrenato. Tantissime maschere di Carnevale parlano di temi simili: dietro ai travestimenti possono nascondersi ricchi e poveri, belli e brutti, amici e nemici, che per un solo giorno all’anno mettono da parte le proprie inimicizie e differenze per scatenarsi insieme, con la musica, le parate e i golosi dolcetti fritti tipici di questa festa.
La canzone Farinella
Se si cerca su Wikipedia la maschera di Farinella si scopre presto un’altra peculiarità del personaggio: ha una propria canzone!
Si chiama in modo omonimo, Farinella, ed è stata pare composta dal fisarmonicista Benedetto Pipoli. Virtuosismi ed evoluzioni strumentali accompagnano un ballo scatenato e un po’ pazzo, con il tipico carattere musicale dell’allegro: la colonna sonora ideale per lanciarsi all’inseguimento dei carri, per scambiarsi i travestimenti, per farsi scherzi e gettare i coriandoli colorati sui passanti, facendoli ridere per un giorno, proprio come la tradizione del Carnevale ci insegna.