Con la maggior età legale del figlio è difficile che si interrompa il rapporto di dipendenza economica dai genitori. Ma in caso si presenti un creditore, i genitori rispondono dei debiti dei figli anche se adulti? Vediamo come e perché mamma e papà rischiano di rimanere coinvolti nei passivi dei figli.
Da un punto di vista legale, una persona che ha compiuto i 18 anni è responsabile delle proprie azioni. Di conseguenza, i debiti non ricadono sui genitori; questo vale anche se il figlio risulta ancora a carico dei genitori perché non economicamente indipendente.
La situazione prende però un aspetto diverso qualora il figlio sia convivente con la famiglia di origine. Sebbene i creditori non possano rifarsi sul patrimonio dei genitori, possono rifarsi sugli averi del debitore; fra questi, gli oggetti presenti nella loro abitazione. E’ quindi possibile che, tramite pignoramento, siano requisiti i beni mobili della casa, considerati di proprietà di tutti coloro che vi abitano.
In realtà c’è un modo per evitarlo: i genitori devono dimostrare che l’oggetto – un mobile, un televisore, un computer –sia di loro esclusiva proprietà. Ma possono farlo solo fornendo prova scritta in tal senso. Un documento difficile da reperire.
Come svincolarsi dalle responsabilità economiche verso i figli
Mettendo da parte le questioni morali e gli equilibri familiari, da un punto di vista legale ci sono modi per svincolarsi dalle responsabilità economiche verso i figli
La legge prevede l’obbligo per entrambi i genitori di mantenere il figlio secondo le proprie disponibilità economiche, anche quando questi sia maggiorenne, finché non abbia raggiunto l’autosufficienza economica. Non esiste quindi un’età limite oltre la quale tale dovere decada; anche se, in base a un’ordinanza del 2016, una parte della Giurisprudenza pone questo limite a 34 anni. L’erede quindi non sarebbe proprio un ragazzino.
Ma cosa fare se il figlio non vuole lasciare il nido? Ci sono due casi in cui l’obbligo al mantenimento del figlio maggiorenne decade.
- quando ha una sua indipendenza economica; è quindi in grado di provvedere autonomamente alle proprie esigenze in modo continuativo e può contare su un lavoro non solo stabile ma anche conforme alle sue aspirazioni
- quando non pone l’impegno necessario nel trovare una fonte di sostentamento per la propria indipendenza economica
Per essere liberi dal vincolo, i genitori devono rivolgersi a un Tribunale affinché un giudice attesti l’esistenza di una delle due situazioni e dichiari l’obbligo di mantenimento cessato.