sigaretta elettronica

Le sigarette elettroniche fanno male? Ecco cosa dice l’AIRC

Da quando sono uscite sul mercato le sigarette elettroniche, molti fumatori accaniti hanno cominciato a chiedersi se non fanno male per davvero.

E se sì, quali sono i modelli da tenere in considerazione per non peggiorare la propria salute?

Sull’argomento riportiamo quel che viene contestualizzato da AIRC, la Fondazione per la Ricerca sul Cancro. Se è pur vero che la nicotina è contenuta in basse quantità, allo stesso tempo è meglio per un non fumatore, non cominciare da questa.

Nel report AIRC sulle sigarette elettroniche, si legge che questi modelli di sigarette sono utili per limitare l’uso della nicotina di un normale fumatore. In questo modo è possibile prevenire problematiche più gravi come l’accumulo di gas tossici e catrame.

Funzionamento e prezzi delle sigarette elettroniche

Il motivo per la quale si suppone che le sigarette elettroniche non facciano male, è legato alla minor quantità di nicotina rispetto a quella presente nelle sigarette normali. Questo dispositivo elettronico funziona tramite inalazione del vapore.

Il funzionamento di ogni sigaretta elettronica è uguale, il vapore che inali raggiungerà il tuo apparato respiratorio senza far sì che si verifichi alcuna combustione del tabacco.

Nonostante sul mercato ci siano tanti dispositivi differenti e con forme diverse, le sigarette elettroniche hanno in comune tre elementi: l’atomizzatore (con lo scopo di scaldare e vaporizzare il liquido), l’inalatore (noto anche come cartuccia, il quale contiene il liquido aromatico per svapatori che verrà nebulizzato) ed in ultimo la batteria che va ad alimentare il meccanismo.

Il vapore della sigaretta elettronica è aromatizzato, in modo tale da replicare verosimilmente l’esperienza di chi fuma la sigaretta normale, che oltre a creare dipendenza per la nicotina, fa sì che il fumatore possa sfruttare l’olfatto e il “gusto”.

E’ vero che una sigaretta elettronica ha un costo abbastanza alto, ma è anche vero che l’utilizzo di questo prodotto è altresì di lunga durata. Ecco dove potete trovare (e confrontare) i prezzi delle sigarette elettroniche, ovviamente quest’ultimi dipendono dal modello di e-cig prescelto.

Cosa dice l’AIRC sulle sigarette elettroniche

Sempre dal report AIRC, apprendiamo che diversi studi hanno rivelato che il vapore che viene prodotto dalle sigarette elettroniche conterrebbe delle sostanze dannose. Un esempio di sostanza che andrebbe evitata è il glicole propilenico.

Il glicole propilenico è quella sostanza che viene usata nei fumogeni ai concerti pop e nell’industria del cinema. Nonostante venga identificato come “sicuro”, in realtà alcuni studi direbbero diversamente, ovvero che la sua inalazione a tempo prolungato causerebbe irritazioni alle vie aeree, dando origine ad asma, tosse e rinite.

Un altro punto per molti sconvolgente, è la possibilità che le sostanze inalate dalle sigarette elettroniche siano cancerogeni. Il motivo? Riscaldando la glicerina e il glicole propilenico si darebbe formazione a acetaldeide e formaldeide.

Sia acetaldeide che formaldeide, qualora contenessero un’alta percentuale di dosi rispetto a quelle presenti in una singola sigaretta elettronica, verrebbero considerati cancerogeni del gruppo 1 tra quelli classificati dall’AIRC.

Gli studi fanno osservare un’altra perplessità riguardo alle sostanze adottate per aromatizzare l’aerosol. Ad esempio il diacetile, questo aroma tra l’altro lo troviamo anche nel burro, che pur essendo sicuro da mangiare, la sua inalazione per lungo tempo potrebbe comportare una bronchiolite obliterante.

Uno studio di Pubmed del 2017, pubblicato su una rivista di una società americana, ha svelato che negli USA gli aromi che compongono le e cig sono circa 7.000.  Ma per aver certezza che siano sicuri, essi andrebbero esaminati individualmente.

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