Nell’ultimo decennio la psicoterapia ha subito una profonda trasformazione grazie alla diffusione delle piattaforme digitali. Mentre la terapia tradizionale in studio rimane una scelta consolidata, la terapia online sta guadagnando sempre più consensi, offrendo flessibilità e accessibilità senza precedenti.
Ma qual è l’opzione migliore nel 2025? Basandosi sulle ultime ricerche scientifiche e sulle linee guida dell’ American Psychological Association possiamo dire che entrambe le terapie sono valide anche se per motivi diversi tanto che sono nati in Italia tanti portali di psicologia che offrono entrambe le consulenze.
Se ti interessa approfondire temi legati al benessere mentale, potresti trovare utili anche i nostri articoli su come riconoscere la malasanità e su come migliorare la qualità del sonno.
Terapia online: vantaggi e opportunità
Uno dei maggiori punti di forza della terapia online è la possibilità di connettersi da qualsiasi luogo, eliminando barriere geografiche e logistiche. Chi vive in zone rurali o con mobilità ridotta può accedere più facilmente a professionisti qualificati senza doversi spostare.
Flessibilità negli orari
Le sedute online spesso offrono maggiore adattabilità negli orari, rendendo più semplice conciliare lavoro, famiglia e impegni personali. Alcune piattaforme consentono persino sessioni asincrone tramite messaggi, utili per chi ha ritmi di vita irregolari.
Minor impatto sull’ansia sociale e problemi ad essa legati
Per chi soffre di fobia sociale, disturbi del sonno o ansia legata agli ambienti clinici, la terapia online può essere un primo passo meno intimidatorio. L’interazione da casa propria crea un senso di sicurezza che facilita l’apertura emotiva.
Costi ridotti
Senza spese di trasporto e con tariffe spesso più basse rispetto alle sedute in studio, la terapia online è una soluzione economicamente vantaggiosa per molti pazienti anche se su portali come PsicologoDiBase.com è possibile prenotare un primo colloquio psicologico gratuito sia online che in studio e a 40 euro l’uno i successivi tre.
Terapia in presenza: perché rimane insostituibile
La comunicazione faccia a faccia permette al terapeuta di cogliere microespressioni, postura e tono della voce in modo più accurato. Questi elementi sono fondamentali per una diagnosi precisa e un’alleanza terapeutica solida.
Ambiente controllato e minori distrazioni
Uno studio professionale è progettato per essere privo di interruzioni a differenza di una chiamata online dove rumori domestici, problemi di connessione o familiari possono interferire con la concentrazione.
Secondo uno studio clinico comparativo su PubMed la terapia in presenza è ancora considerata più efficace per disturbi complessi come psicosi, gravi traumi o disturbi di personalità, dove la stabilità dell’ambiente fisico gioca un ruolo cruciale.
Come scegliere la modalità giusta nel 2025
Prima di scegliere se fare una terapia psicologica online o dal vivo è bene considerare molti fattori tra i quali i principali sono:
Tipo di disturbo
- Ansia, depressione lieve o stress: la terapia online può essere molto efficace.
- Disturbi gravi o emergenze psicologiche: meglio optare per un setting tradizionale.
Disponibilità tecnologica
Una connessione internet stabile e un dispositivo adeguato sono essenziali per la terapia online. Chi non ha accesso a questi strumenti potrebbe trovare più vantaggiosa la terapia in presenza.
Preferenze personali
Alcune persone si sentono più a loro agio nello schermo, altre hanno bisogno del contatto fisico per stabilire fiducia.
Domande da porsi prima di scegliere uno psicoterapeuta
- Mi sento più tranquillo/a a casa o in un ambiente neutro?
- Ho problemi tecnici che potrebbero ostacolare le sessioni online?
- Il mio disturbo richiede un approccio più strutturato e diretto?
Tendenze future sulla psicoterapia
Molti terapeuti nel 2025 offrono pacchetti misti, combinando sedute online per follow-up e incontri in studio per le fasi più delicate. Questa flessibilità massimizza i benefici di entrambe le modalità.
Ruolo dell’AI nel supporto psicologico
Alcune piattaforme stanno integrando chatbot terapeutici per monitoraggio tra una sessione e l’altra, mentre algoritmi predittivi aiutano a personalizzare i trattamenti.
Anche se sempre più spesso si parla di malasanità l’intervento umano nella medicina rimane insostituibile per la profondità dell’analisi ma soprattutto possiamo dire con certezza che iniziare un percorso psicoterapico utilizzando l’intelligenza artificiale è molto dannoso sia nel breve che nel lungo termine.
Prima di tutto i bisogni personali
Non esiste una risposta universale: la scelta tra terapia online e in presenza dipende da bisogni individuali, tipo di disturbo e contesto di vita. Nel 2025, l’ideale è sfruttare i punti di forza di entrambe le modalità, magari optando per un approccio ibrido.